Elisa Ferri

 

Covid-19: la testimonianza della Dott.ssa Elisa Ferri, socia di Agifar Milano, durante la fase più critica della pandemia che ha sconvolto il mondo intero.

La mattina del 21 febbraio 2020 la ricorderò per sempre.

Era l'ultimo giorno della settimana bianca che stavo trascorrendo con la famiglia, apro gli occhi e come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia....il coronavirus è arrivato in Italia, a Codogno, a 13 km dalla mia farmacia.

Il primo pensiero va subito ai miei collaboratori, i miei ragazzi come li chiamo io, che sono li senza di me e la farmacia nel giro di poche ore viene presa d'assalto e al mio pancione che è già al quinto mese di gravidanza.

Tanti mi dicono di restare a casa e proteggermi, no, non è giusto, il mio posto è dietro al banco, con i miei ragazzi!

Facciamo le valigie e rientriamo in un mondo che non è più quello che ho lasciato una settimana fa.

In poche ore il nostro lavoro si trasforma, la paura è tanta, la gente cerca risposte, consigli, aiuto, ma anche un sorriso di conforto che non facciamo mai mancare.

Viene definita la zona rossa e noi siamo il primo paese appena fuori dai confini dell'inferno.

Decidiamo di lavorare sempre a battenti aperti, vogliamo essere lí, presenti anche se distanti dai nostri clienti, ai quali ci lega un rapporto quasi familiare essendo un paese piccolo.

Ci adeguiamo alle disposizioni per lavorare in sicurezza, la gente che crea code infinite fuori dalla farmacia, il telefono che non smette mai di suonare, le ricette da stampare una via l'altra e noi che non abbiamo il tempo di bere un goccio d'acqua o fermarci a prendere fiato.

Parte la ricerca disperata di mascherine, gel, alcol, guanti, termometri, saturimetri e tutto ciò che è possibile recuperare. Le giornate trascorrono così, caotiche, con le sirene in sottofondo, il numero dei contagiati che sale di ora in ora, il pensiero fisso a cosa accadrà domani, a chi come noi sta lavorando in prima linea, ai nostri cari che siamo felici di rivedere tutte le sere ma temiamo di poter contagiare.

Tante sono state le emozioni che abbiamo vissuto in questi mesi, il dolore per le perdite, la gioia per le guarigioni, la paura dell'ignoto, la stanchezza e il timore di non farcela.

Ma nonostante tutto siamo ancora qui a sorridere, pronti a rifare tutto ciò che abbiamo fatto, con il coraggio e l'orgoglio di essere farmacisti.